Sono una ragazza degli anni’80, nell’anima proprio. Una di quelle che dei jeans a vita alta, un po’ boyfriend, non riuscirebbe a farne a meno. Neanche di una t shirt bianca, semplice crop quanto basta per far vedere un po’ l’ombelico e che lascia tutto all’immaginazione. Una di quelle che i selfie li odia e che riesce a farli solo dopo tre spritz, ma anche quattro.
Una di quelle che ama i fiori, il mare e che pensa che Sex and the city sia il male vero (ma di questo parleremo poi). Una di quelle che si sveglia già distrutta e va a letto allo stesso modo, perché ha tante idee ma ben confuse, che cambiano in fretta. Piùo meno da quando si sveglia al primo thé freddo della mattina ha già stravolto la giornata venti volte cambiando programmi e priorità. Che ama lo zenzero e il limone e che pensa sia la migliore coppia al mondo. Che non fa a meno del cono gelato rigorosamente panna e stracciatella. Ma che riesce a vivere senza Spotify, anzi che odia Spoty visto che quando sceglie la canzone preferita del momento l’ascolta a ruota libera, di continuo senza stufarsi mai (il milione di visualizzazioni di Melody di Lost Frequencies e James Blunt è tutto mio). Una di quelle che crede che la felicità sia un colore dell’anima e che ognuna sceglie quale sia. Di certo, il mio è il bianco con sfumature di rosa cipria e di blu. Ah sì anche un pizzico di verde e di lilla. Perché in fondo è vero che less is more, ma anche il più ha un suo fascino. Una di quelle che ha imparato a bastare a se stessa, ma che l’amore lo aspetta (e sa aspettarlo) senza accontentarsi del primo che ti dedica un po’ d’attenzione, belle parole e non è detto del buon sesso. Per me, sarò una strana, ma l’amore è tutta un’altra cosa, una questione di chimica, di attese e di sogni che, chissà perché?,si realizzano sempre d’estate.
A proposito, ben trovata estate.
Nessun commento