Il frigorifero vuoto. Le chiamate perse, ricevute, inviate.
Impegni, email, musica nelle cuffiette per non ascoltare ciò che sta attorno. Avere sempre il tempo di passare la crema sul corpo dopo la doccia. Cinque minuti tutti per sé che ognuno dovrebbe prendersi durante il giorno, per sentirsi più belle e per mettere a tacere la coscienza tra qualche anno nell’aver fatto tutto il possibile per evitare rughe e cellulite, che inevitabilmente arriveranno. A tutte. Perchè non c’è nulla di più democratico della buccia d’arancia. Thè&acqua dimenticandosi anche di mangiare. Le piccole sorprese, come un messaggio. L’attesa di un concerto, di una giornata in piscina e la voglia di indossare un costume, meglio se è intero, senza nessun problema d’abbronzatura. La voglia di starsene abbracciati, senza parlare. Perchè i silenzi sono parole. E caso mai “dammi un bacio” o rubalo, se vuoi. Che la vita è più bella in due, insieme.
E poi le amiche. Quelle che anche nella notte ti rispondono e ascoltano, assonnate, stanche, silenziose le tue crisi del cuore. Per poi, finito il racconto, concludere con un’unica constatazione: “Ora non preoccuparti e vai a letto, ne riparliamo domani”. Sapendo bene che “l’andare a dormire” è l’unico modo per impedirti che la situazione degeneri inevitabilmente.
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