Svegliarsi con la luce che passa le tapparelle e fa quegli strani giochi che arrivano al cuscino. La sveglia che non suona e che rimane lì sul comodino, silenziosa. L’odore del caffè nell’altra stanza e il rumore dei tappeti sbattuti. Affacciarsi e vedere tra il bucato steso, la routine di donne che la mattina si ritrovano a pensare a mille cose da fare tra cui quello che preparare per pranzo. C’è della musica in sottofondo e quel vento leggero. E i fiori di ciliegio cominciano a colorare le mie, le nostre giornate. La primavera che ha il senso della rinascita, della voglia di ricominciare e sperare, di innamorarsi e di dimenticarsi della lana dei maglioni, dei cappotti e delle pellicce. Di pensare a un viaggio lontano con quella voglia di cambiamento che non ha nulla a che fare con qualche kg in meno per la prova costume che non fa poi così paura. Decidere di frullare banana e cocco che sarà sostituito da un mojito nelle notti d’estate. La calma prima di cominciare qualsiasi giornata. E la mattina dovrebbe essere sempre così guardando il mondo sottosopra. (Magari con un paio di tacchi rossi ai piedi). E il tutto non è poi così male.
Per chi ama la primavera.
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