Sai, settembre è un po’ così. Porta via l’allegria e il sole e i mojiti. Tutta la menta che c’è da qui al polo Nord fino alla punta dell’Africa. E’ un po’, come dire?, nostalgico. Non triste, ha quel pizzico di quell’ “avrei voluto ma non ne ho avuto il tempo e non farò ora”. Perchè in estate abbiamo più coraggio. Quel coraggio che ti porta a osare e vivere d’amore o d’amicizia, di lavoro o di vacanze. Poco importa quale sia il fine, il traguardo da raggiungere. Ecco l’estate è quel qualcosa che ti chiama e ti porta via, fino a quando non arriva a bussare la routine. Settembre. Con quelle giornate che si accorciano, sempre uguali che finiscono la sera presto a trangugiare biscotti al posto di patatine e thè caldo invece del vino, a guardare un film o tutte le serie televisive che tornano a farci compagnia, per poi rispondere ai messaggi su whatsapp solo nelle pause pubblicitarie per non perdere il filo del racconto. Sai, settembre, se non l’hai ancora ben capito, non è altro che uno stato mentale, una pausa dell’anima. Che poi sarebbe così semplice cominciare a sentirlo come l’estate. Basterebbe indossare sotto il piumone invece che il pigiama della Benetton in flanella con tanto di disegnini vari del momento, della lingerie in pizzo nera. O se preferisci due gocce di profumo. E nient’altro.
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