Cominciano a chiamarmi signora, dimenticando quell’ -ina finale che tanto amo, ed i ragazzini a darmi del lei. Insomma ancora sembro, non dico una bambina, ma una adolescente che ha superato la fase Moccia/Raoul Bova sì. Considerato che ancora non so nemmeno quello che voglio fare da grande, e sono indecisa nella scelta tra il monotype corsiva o il new time roman per i documenti word, io nel dubbio sulla carta d’identità, alla voce professione, ho fatto inserire “studentessa”.
5 Commenti
life is beautiful 🙂
very nice pictures !!
idem, li ODIO ragazzini impertinenti.
Carol
adorabile <3
Check out my blog 🙂
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ma sai che anche io ero molto attaccata a quell’ -ina che in molti sembrano dimenticare? poi, da quando ho scoperto che è un suffisso che si basa sulla distinzione tra donne sposate o meno, secondo i principi di una società patriarcale e maschilista ecc. ecc. ne faccio volentieri a meno 😀
perdona la noiosità, io l’ho trovata una scoperta interessante e ora preferisco davvero essere chiamata signora, così come i ragazzi della nostra età son ochiamati “signori” e non “signorini” 😀
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