I migliori propositi. Cominciano così, le serate del giovedì sera: “Serata tranquilla”, “Non faccio tardi”, “Domani si studia” e così via… Ma poi quando ci si incontra con la compagnia al solito posto, alla solita ora, già i buoni propositi svaniscono. Si parcheggia, si sale in macchina dell’amica che di sicuro non è il “guidatore scelto” e tutto ha inizio. A tutta velocità, intonare la hit del momento o ascoltare l’immancabile Blasco (Nonostante sia un depressivo assoluto per chi ha un momento decisamente no).
E poi sulle note di “Rap Futuristico”, cantare a squarciagola. “Tranne te” diventa il tormentone della serata con vodka alla fragola e soda su una mano e pochette nell’altra. Tacchi alti e gli immancabili jeans, compagni fedeli di mille avventure adatti per ogni evento, ogni luogo ma soprattutto per chi (come me) apre l’armadio senza avere minimamente idea di cosa indossare per la serata. E senza perdere tempo (il motivo è la mancanza di una concezione del tempo che comporta la conseguenza più ovvia: l’essere non-puntuali), afferrare quel jeans, saltellare allacciandosi il bottone con difficoltà. Troppo stretto il modello o semplicemente qualche kg di troppo preso durante l’inverno. E dopo aver indossato la prima t-shirt intravista in quel marasma di abiti gettati sul letto, messo i orecchini dal tocco trés chic e l’immancabile bracciale, accorgersi che è troppo tardi per sistemare i capelli. Niente piastra e così, stile leone: è sempre il tempo che fotte… IN TUTTO…. Con le chiavi della macchina ed il burro cacao in mano, con l’unico pensiero di come perdere quel paio di kg prima dell’estate, scaraventarsi dalle scale, scalzi con i tacchi in mano per metterli solo fuori davanti alla porta e ripetersi che la prossima volta, sarai puntuale. Inviare un sms all’amica con il classico “Sono per strada…arrivo tra 10 minuti”, che in realtà saranno minimo 15… Così, ha inizio il giovedì sera…
Thursday night
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