Tu mi stai dicendo che è semplice o quanto meno non difficile. Come fare le bolle di sapone, un thè caldo al limone, una piatto di pasta con olio e peperoncino. Che poi è proprio quel pizzico di peperoncino che manca a qualche storia per decollare. Mi dici che è tutto così facile come mandar giù un bicchiere d’acqua. Semplice come spalmare sul pane la Nutella. “Chi non ne è capace?“. Eh già, approssimativo. Anche questo non è vero: perchè se sul pane metti poca Nutella, ti lascia con la voglia di qualcosa ancora. Non sei mai sazio. E se ne metti troppa, stomaca. Che è poi anche l’effetto che suscitano alcune persone dopo aver avuto il tempo di conoscerle. E un’altra cosa: i finti amori sono come la cioccolata che spacciano per Nutella. Si riconoscono lontano a chilometri di distanza. Perciò non dirmi che tutto sia semplice.
Tu mi stai dicendo che è semplice, come fare le bolle di sapone. Lasciarsi andare, dico.
Basta prendere un bel respiro e provare.
Ma, se non lo avessi capito, a me non piacciono le cose lineari,
le certezze con quella fine già scritta. Quelle in cui fila tutto liscio.
Mi piacciono le situazioni in cui uno ci lascia il sangue. Anche solo per un attimo.
Quelle in cui non stai a pensare, seguendo le istruzioni, i visualizzati.
Mi piacciono le relazioni struggenti. Con un pizzico di romanticismo.
Nell’attesa che io trovi questo, se vuoi proprio renderti davvero utile e farmi compagnia,
mi basta un massaggio, un buon vino bianco. Meglio se con le bollicine.
E che in sottofondo ci sia della buona musica. Tipo Greg Laswell, “Comes and goes”.
1 Commento
bel post!
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