“Vuoi che resti qui?”
“Si, voglio che resti qui. Quindi è meglio che te ne vai…”
(Il momento di uccidere)
La tentazione, il desiderio, la paura. Tutti i dovrei che diventano un nulla nei confronti dei vorrei. Le emozioni che pulsano nelle vene, più del sangue. L’odore della carne che diventa più potente di qualsiasi profumo indossato come una seconda pelle. La sensazione di infrangere un confine, il limite del non ritorno. Cedere anche solo di un passo con la certezza di non poter più tornare indietro. Il fascino di una camicia sbottonata lentamente, di un abbraccio rubato e dell’eleganza dei silenzi. Parole non dette, sguardi, opere ed omissioni. Con l’amore – insaziato e insaziabile – che richiede una buon dose di coraggio, a volte un pizzico di malinconia.
La verità è che l’unico peccato che si può commettere è vivere con la retromarcia inserita.
E che l’essenziale in questo momento è che mi baci ora e subito.
Poi quel che sarà domani, si vedrà.
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