Esistono le donne magrissime, magre, al massimo fuori forma. Esistono donne che ancora credono che giudicare altre donne sia possibile misurando i cm del seno, della vita e dei fianchi. 90 – 60 -90. E ci sarà un perché se nella Smorfia Napoletana 60 è il lamento e 90 la paura. Lamento come chi per un kg in più sulla bilancia comincia a fare tragedie manco fosse Francesca Pascale per il costo dei fagiolini in casa Berlusconi. Paura di perdere il diritto di accesso nell’olimpo delle magre e di entrare nell’inferno delle grasse. Eh si, ho detto bene, grasse. Di fatto, esistono donne magre (che non sono anoressiche) e quelle grasse (che non sono obese). Poi ci sono le vie di mezzo ma difficilmente, ammettiamolo, incontriamo una ragazza e diciamo: “E’ una taglia media”. O una donna è magra o grassa. Punto.
Quando si dice a una donna che è grassa per forza deve essere inteso come un sacrilego, vile attentato alla persona. E se la prende di più per un “ma sei ingrassata” che se viene additata come maiala (non certo per il sovrappeso e neanche con riferimento a Peppa Pig, specifico). Un dramma, un’offesa, l’essere definita in carne come dimostra l’ultima polemica in casa H&M, che si è macchiata di un delitto immondo: aver indicato come “plus size” le taglie medie. Questo perché “le modelle della sezione “taglie forti” indossano almeno una taglia 44 nelle sfilate, lo standard per l’abbigliamento xl”, spiegano i responsabili della “casa di moda” svedese. Che poi insomma non ci vedo nulla di così scandaloso. Non fatemi la stessa manfrina del “messaggio sbagliato per le giovani e via dicendo“, non regge il discorso. Voglio dire, esiste Miley Cyrus, fa tweerking e va in giro manco fosse Lady Gaga all’ennesima caduta dai trampoli di McQueen. Suvvia. Nonostante esista, non vedo ragazze in giro per le vie del corso vestite da coniglietta di Play Boy e nemmeno come Rihanna, per dire. Invece, chi polemizza e si sente offesa nel sentirsi “grassa”, non mette benzina sul fuoco sulla questione? Non traspare, forse, il messaggio che è sbagliato essere definite grasse e sentirsi abbondanti o in curve per i perbenisti? Credo sia decisamente peggio.
La realtà è una: ci sono donne grasse bellissime, molto più delle magre e viceversa. Come donne stupide grasse al pari delle magre, smettiamolo con il gioco “Ho il culo grosso allora sono intelligente“. Ricerche per giustificare cosa poi? Che il quoziente intellettivo di una donna è proporzionale alle calorie ingurgitate? Ma smettiamola. Non è una taglia che determina nulla. Volete nomi? Le magre le conosciamo tutte, ma le grasse?
Modelle: Crystal Renn (e andatevi a leggere la sua storia)
Celebrità: Il nome Kim Kardashian vi dice nulla?
Cantanti: Adele. Stupenda e che voce.
Attrici: Kirstie Alley
Potrei continuare ma mi fermo. Con questo voglio fondare la filosofia di questo manifesto:
Se vi dicono “grasse”, non prendetela come un’offesa. Ma anzi andatene fiere, orgogliose di esserlo.
Ringraziate, voltate i tacchi e mangiate poi un gelato. Perché in fondo una taglia non è altro che un numero.
E quel che conta sono i cm della vita. Ma della vita vera.
Skinny is not the only “pretty”.
Ah dimenticavo, sono magra e sono l’eccezione che conferma quanto detto sopra. Sono oca.
Ma sono anche grassa, golosa, bulimica di risate, di crostate calde e di amore. Tutto qua.
1 Commento
io credo che bisognerebbe apprezzare di più le persone in generale, magre o grasse che siano…con i loro mille difetti…nessuno di noi è perfetto…e poi è più facile guardare sempre l’orticello del vicino…prima di giudicare gli altri, bisognerebbe farsi un esame di coscienza…in generale…un bacione
METAMORPHOSE CONCEPT