Dare il buongiorno a mezzogiorno non vale vero? Poi vi spiego perchè. Ho fatto un esperimento
per tutto l’universo femminile come me: quello un po’ dannatamente in ritardo, spettinato, struccato
e se c’è quel poco di make up è sbaffato. Per quelle che, insomma, prima ancora della doccia,
della messa in piega e del caffè, l’unica cosa di cui hanno bisogno alla mattina è un messaggio.
Quello di lui con il buongiorno.
Questa mattina ho (in ordine):
fatto la maschera per i capelli al profumo di frutti, la piastra, spalmato tre kg di crema anticellulite sulle gambe, poi quella “anti-age” sul viso (“prevenire è sempre meglio che curare”). Mi sono pure truccata, vestita alla moda con criterio, non aprendo semplicemente l’armadio e dalla fretta prendere la prima cosa “civile” che capita facendo cadere tutto quello che è sopra. Ho lasciato da parte la tuta, lì sopra il letto. Ho messo pure l’ear cuff che fa tanto “rockettara glam”. Sono arrivata in ritardo al lavoro ma solo di dieci minuti – ci sono stati giorni peggiori, per dire. Tutto questo per provare, per un attimo, la dura vita di quelle che dalla mattina hanno la forza,
le energie, lo spirito, la volontà, la tenacia, la propensione di stare ore davanti allo specchio. Quelle, insomma, sempre perfette, impeccabili, precise ancor prima del caffè.
Che dire? Per me un’emozione unica.
Nel senso che una volta nella vita è già abbastanza.
1 Commento
Viva le donne perennemente in ritardo. Sono quelle che sorridono di più ♥
Vittoria from 5 IN THE MORNING
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