Glamour Marmalade

Sempre pensato. Sono le canzoni a sceglierci.
In un caldo mattino di agosto in cui sei in macchina, ferma ad un semaforo ad aspettare il verde. Oppure per caso cercando un video su youtube. Ed ancora mentre ascolti la radio sdraiata a letto cercando di fare tutto tranne quello che dovresti: lavorare, scrivere quell’articolo o quanto meno studiare. In un negozio quando cerchi quel vestito che da tempo vorresti e mentre stai per provarlo, la senti tra i rumori, le chiacchiere e le risate di chi è lì intorno a te. Nei momenti meno impensati, quella canzone cattura l’attenzione, morde lo stomaco. E non puoi non fare a meno che fermarti ed ascoltare le parole.
Sempre pensato. Ci sono canzoni che rimandano a qualcuno.
Quelle canzoni che riportano al passato, a momenti vissuti.
Che fanno ricordare. Ed hanno una sorta di volto ed un’anima.
Un colore ed anche un profumo. Quelle canzoni che sembrano scritte per noi. E non puoi fare a meno di ascoltarle una, due, tre volte. Fino all’infinito.
Non c’è un momento nella mia vita che non sia legata ad una canzone.
Da piccola, Edith Piaf nelle giornate d’inverno e prima di andare a dormire Buonanotte fiorellino di De Gregori suonata con la chitarra classica. Papà. Al liceo con quel “Leggero” di Ligabue  in qualsiasi cd come “Read my mind” dei The killers. E “Gioia infinita” dei Negrita, il momento della spensieratezza estrema. Da quel “Come foglie” di Malika Ayane a “Il solito sesso” di Max Gazzè fino poi a quel “Society” molto tempo dopo a minare tutte le mie di certezze. Se poi ne ho mai avute.Ora? Let her go – Passenger“Well you only need the light when its burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go
Only know you’ve been high when you’re feeling low
Only hate the road when you’re missing home
Only know you love her when you let her go
And you let her go”…