Glamour Marmalade

E’un post sentito, forse il più vero di tutti quelli che sono stati pubblicati su Glamour Marmalade. Dopo aver minuziosamente indagato sull’universo maschile, ora esaminerò in maniera certosina anche quello femminile. Ma non quello fatto di pizzi e colori, del make up e della moda, della minigonna e dei tacchi, dei capelli e delle ciglia finte. Al contrario, vi rivelerò quelle tre tipologie di donne da evitare con cura. E sappiate che io nel mese scorso, nei 30 giorni di aprile, mi sono scontrata con tutte e tre. Quando si dice essere una donna fortunata… Ma come vedete ancora sono in piedi. Perciò ho deciso di indicare, per tutte le donne normali, quelle dai capelli in disordine e dalla tuta come must per ogni giorno, quelle acqua e sapone, quelle che non hanno un pensiero e sempre con il sorriso, come me, un piccolo manuale di sopravvivenza contro le altre donne dal reggiseno in vista e dalla tonalità di voce acuta, fin troppo. E prima di cominciare a leggere, ironia. Ricordate solo questa parola. 
“Manuale contro le push-up del XXI sec.”
(Da leggere con ironia)

1) Le diciottenni, ovvero “baciamoci amiche, foto e poi postiamo su fb” o “le sgallettate del sabato sera“. Sono loro, quelle che ti guardano dall’alto in basso e quando passi si rigirano per fare una lastra che analizza vertebre, costole e così via. Loro non lo sanno ma hanno già acquisito la laurea honoris causa in radiologia ben prima di cominciare qualsiasi carriera universitaria. Quelle che ti guardano male e tu come rispondi? Con un sorriso.
Come individuarle? Leggins e t shirt sopra l’ombelico, abbinate con stivali indianini. E magari anche il giacchino jeans. L’esaltazione del trash. Trucco pesante. Di solito il colore dell’ombretto, non abbinato con nessuno dei vestiti. Pelle arancione per il troppo findotinta che stona con il colore del collo, bianco cadavere.
Come fare? “Portare il lecca lecca e il biberon“, con il dolce passa tutto. Sorridere sempre. Della serie “Guarda ed impara”.
2) Le coetanee, ovvero “Bla. Bla. Bla.” o “Tanto sbattimento per nulla”.
Oggi ho veramente capito che non sono stronza ed in fondo ho un cuore anche io (in fondo in fondo c’è, ve lo posso assicurare). Non avrei voluto tediarvi con i miei status su facebook o twitter ma… me le offrono su un piatto d’argento. Considerando che ho sempre pensato che la vendetta, nonostante molti siano convinti del contrario (perbenisti che non siete altro), sia una forma terapeutica interessante e da valutare, sono anche convinta che non posso sparare sulla croce rossa, soprattutto a parole visto che diciamolo, me la cavo abbastanza bene. Perciò in questi casi non resta che ironizzare e dico… Non puoi lanciare un messaggio di questo tipo “Adoro chi mi invidia perchè mi fa pubblicità gratis”, condividendo una nota di una pagina facebook dal nome “AmoreShop” (e se siete perspicaci capite subito a cosa mi riferisco. se invece non lo siete basta aggiungere .it e cercate il sito). Prima cosa: dovresti constatare sempre le fonti sui social media. Secondo punto: Analizzerò in maniera certosina ogni elemento del sito. Magari mi si apre un mondo. Terzo punto: Ironizza. Perchè l’ironia è decisamente più pungente di qualsiasi frecciatina innocua e di poco conto. Per tutti voi, invece, andate a controllare il sito, così magari il prossimo post su Glamour Marmalade sarà proprio dedicato all’ammmore. Si decisamente all’amore… 

3) Le trentacinquenni (single), meglio conosciute “zitelle acide” dall’unico pensiero “Sbrighiamoci nel trovare l’uomo che qui il tempo passa“. Sono le peggio che potete incontrare. Dieci anni di differenza si fanno sentire visto che voi, a 25, comprendete molte più cose di loro. In piena fase pre-menopausa si aggirano con capelli fatti e trucco marcato, ma con l’occhio spento (e non per i troppi drink del sabato sera). A differenza delle diciottenni sgallettate ti vengono sotto il naso urlandoti un banale e scontato “troia”, ma dietro le spalle, mai in faccia. Fanno le leonesse solo in gruppo e si credono delle mamme. Ad ogni parolaccia, ti rimproverano con il ditino dicendo “Ma non si dice!”. Tanto scordinate nella vita, come sicuramente a letto. Le riconosci: Si credono veramente fighe con i loro jeans push up, del resto come il reggiseno Intimissimi. Ma, carissime, avete più poco da tenere su, a meno che non siate Naomi o Gisele. Come fare se le incontrate? “Non ti curar di loro ma guarda e passa!”, comprendetele.E così ridere, risulta la migliore terapia.