Una volta c’erano gli Harmony a far sognare le massaie italiane con storie d’amore romantiche, quelle della prima focosa notte sulla spiaggia con uno stallone sconosciuto dai capelli lunghi neri e la carnagione olivastra, la camicia chiara sbottonata con un addominale che avrebbe fatto invidia anche allo Schwarzenegger ai tempi del body building. Ed in questa concezione onirica queste donne credevano che quella scritta bianca in copertina su uno sfondo rosa rimandasse all’armonia e alla serenità, una concezione del tutto sentimentale che ha poco a che fare con la realtà: “Harmony” infatti nasce nel 1981 dalla crasi di Harlequin e Mondadori, le due case editrici che hanno fondato in Italia il genere della women’s fiction. La trama invece? Seguiva, se vogliamo riassumerla, la famosa frase “Esco e vado con il primo che incontro”. E non so perché in tutta la collana, l’uomo, quello che seduceva tutte con uno sguardo, anche le donne più indomabili, assomigliava sempre a lui: a Rocco. Siffredi intendo. Che con una notte di passione conquistava le amanti per poi sparire. E la scusa era sempre quella: a lui piace la patatina. Quella di Amica Chips però.
Come in tutte le cose, anche il genere erotico ha subito delle evoluzioni che rispecchiano i cambiamenti delle donne. Si è passato alle sdolcinate e languide massaie di 30 anni fa, a prepotenti ed aggressive donne in carriera. E così dalla passione per un banale missionario, si è passati al bondage, che non è un termine legato alla cucina ma bensì una pratica erotica. Il kamasutra è stato sostituito da questa nuova tecnica, tra voyeurismo e violenza, praticata soprattutto in Giappone in cui vi è un prevaricatore e un sottomesso che subisce costrizioni fisiche realizzate con legature, corsetti, cappucci, bavagli, o più in generale sull’impedimento consenziente della libertà fisica, del movimento, di vedere, di parlare e di sentire. Insomma lo schiavo, per intenderci, è legato ed immobile e se al posto della benda in bocca avesse una mela rossa, sembrerebbe un maialetto di quelli pronti ad essere messi sul girarrosto. E la colpa dell’interesse in questa estate per il bondage (in cui non mancano alla cronaca anche tragedie vedi l’anno scorso), è di E. L. James che ha appassionato l’universo femminile internazionale, tanto che le classifiche di tutto il mondo ai primi tre posti delle vendite legate ai libri vedono la trilogia:
Credo di essere una delle poche a non aver ancora letto nessun romanzo della trilogia. E non penso che lo farò. Non amo leggere i libri alla moda. L’unica volta che ho ceduto è con La solitudine dei numeri primi. Un grave errore di cui ancora mi pento amaramente, anche se in quell’anno Paolo Giordano, autore che apprezzo soprattutto nei suoi articoli giornalistici, vinse il premio Strega e il premio Campiello. Ma con tutto questo eco intorno a 50 sfumature di grigio, ho ricercato qualche estratto del libro. Per comprendere, per capire quale attrazione sia celata in più di 200 pagine di bondage. Anche per curiosità. Ed è stato un momento esaltante. Siccome sono una stronza, ormai lo sapete, scrivo qui anche la trama con finale annesso (molti di voi così mi odieranno ancora di più, altri invece magari mi ringrazieranno per aver impedito di leggerlo).
La trama. Anastasia Steele, una studentessa americana di 21 anni, incontra Christian Grey, imprenditore di successo. L’attrazione è palpabile sin da subito, ma la giovane studentessa cerca di soffocarla inizialmente. Sarà un incontro casuale a far capire ad Anastasia che tutto ciò che vuole è Christian. Ma l’imprenditore ha gusti erotici un po’ particolari, e lei dovrà imparare a conviverci, oppure a lasciar perdere. Dopo essere stata frustrata in ogni luogo ed in tutti i modi, lei decide di lasciar perdere.
Premesso che secondo me la scrittrice per delineare la figura di Christian, si è inspirata ad un personaggio reale (Lapo Helkann), andiamo al contenuto incriminato.
1) ‘Anastasia: «Perché non ti piace essere toccato?»
(Non conosco nessun uomo che abbia urlato “Aiuto! Non mi toccare”, ma detto ciò uno che mi risponde ho 50 sfumature di tenebra dentro, la prima cosa che viene è in mente “Cavolo, mi dispiace. Prendi un lassativo, magari funziona”).
2) “Qual è la sua passione, Anastasia?- chiede con la sua voce vellutata, e si riaffaccia il sorriso misterioso. Lo guardo, incapace di articolare una risposta. Mi sembra di stare su placche tettoniche in movimento’.
(Ignorante sei su placche tettoniche in movimento. La crosta terrestre di cosa pensi sia fatta? Di cioccolata? Con gli gnomi che lavorano sotto terra? La pubblicità dei wafer Loacker ha distrutto migliaia di menti umane pensanti).
3) ‘Voglio davvero che tra noi funzioni. A dir la verità, non ho mai voluto niente così tanto’.
4) «Un uomo che acquisisce la capacità di prendere possesso della propria mente è in grado di prendere possesso di qualsiasi altra cosa a cui abbia diritto (Carnegie). Mi piace avere il controllo, di me stesso e di quelli che mi circondano’.
Così sono sempre più convinta che c’è chi il sesso si limita a ricercarlo in libri o in teorie sopra i massimi sistemi su “Cioè”, anche a 40 anni, e chi, invece, semplicemente si applica senza voler conoscere assiomi tra le pagine di un romanzo.
20 Commenti
Pienamente d’accordo!!!
Non l’ho letto e non ho alcuna intenzione di leggerli… e più sento gente che corre a complarli più mi convinco che ho fatto la scelta giusta.
Brava.
Alessandra 🙂
Anche io. Considera che io consiglierei, a chi piace il genere, anche “Bestie” di Oates.
Se non l’hai letto, fallo. Crudo quanto basta: sesso, violenza, psicologia, ossessione. C’è tutto. E poi è breve. Io l’ho letto in una sera! :)))
un bacione Alessandra,
Martina
Il “genere” non è che mi intusiasmi tanto, come ti dicevo, ma accetto il consiglio e… ti farò sapere!!!
Un bacio 😉
Alessandra Izzo
Non è un erotico è più un thriller, un libro più psicologico ma con aspetti legati al sesso.
Fammi sapere,
marti
A parte le risate leggendo tue battute sarcastiche che adoro, perchè effettivamente anche io vivo di sarcasmo, ma condivido il tuo pensiero sui libri che tutti leggono perchè tutti gli altri li hanno già letti!
non sono un’amante dei libri… o almeno, lo ero da piccola, ora divoro giornali di moda prevalentemente per lavoro…..
Mi dà l’idea della trilogia commercialoide come twilight, signore degli anelli, diario di un vampiro, eragon…ecc ecc, anche se a sfondo sessuale, ma si sa, ormai se non mettono il sesso anche sui maccheroni poco ci manca!!
Un saluto,
Marta
Ci capiamo. E’ questo il punto. E’commerciale, una cosa così lette e stra lette.
Vanno bene, intendi. Ma che diventino casi commerciali con frasi fatte pubblicate su facebook e quant’altro, non mi piace. Insomma il bondage, addirittura! :DDDD
Grazie mille Marta per il commento,
Martina
Concordo perfettamente con te e con il commento anonimo qui sopra, basta! Non se ne può più! Mi rifiuto di leggere un libro del genere .-.
<3
E siamo 4!!!
Marti
In 5, siamo in 5!!
Non mi ci avvicino neanche lontanamente.
Grande Claudia! <3
Marti
Prendo spunto dal commento di Marta per dire che io loggerò, benchè mi stia antipatica questa fama che si fa beffe delle molteplici recensioni piuttosto negative, perchè i libri (ma vale per tutti gli argomenti di discussione) vanno conosciuti per avere cognizione di causa quando li si commenta: ad esempio il signore degli anelli, che lei definisce “trilogia commercialoide” (commento dovuto alla lettura o alla visione del film?) è stato scritto all’inizio del ‘900, pubblicato a metà secolo, e di commerciale ha davvero poco.
Hai ragione Alice i libri per essere commentati vanno letti. Ed infatti mi sono limitata ad aver estratto alcune parti del romanzo,che si trovano su internet, ed averli un po’ridicolizzati (purtroppo sono sempre delusa dai libri che vanno di moda, errore mio).
Non ho dato giudizi di valore sulla scrittura e la storia della James. Quello su cui il post però ironizza è le donne: quelle che da Harmony fino adesso alla parola sesso drizzano le orecchie e fanno diventare moda anche le banalità (ed intendi non che questo lo sia ma ci sono veramente numerosi casi letterari). Ecco a me i Moccia o i Volo non piacciono nemmeno nel campo dell’erotismo (bellissimo genere per giunta). E non a caso il post termina con la frase: “Fatelo il sesso, non limitatevi a leggerlo”, perchè secondo me chi si affida troppo ai libri, cercando delle risposte, è chi non ha poi il coraggio di vivere al meglio la realtà e la propria sessualità. Ma mi sbaglierò di certo. Per il resto penso che Marta non si riferisca al libro ma ai film, non a caso cita solo serie tv o appunto pellicole cinematografiche, anche se il Signore degli anelli non mi era dispiaciuto (poi ci hanno talmente tanto bombardato che non se ne poteva più). E comunque quanti pensi che sappiano che Il Signore degli anelli sia prima di tutto un libro? :DDD Perciò aspetto una “vera recensione” da te dopo che l’avrai letto.
Anzi spero che mi farai sapere qualcosa. Magari, se ti è piaciuto, mi convinci e lo leggo pure io. Mai dire mai no?
Grazie per il tuo commento.
Un bacione,
Marti
Amazing!!!
http://ponerleonda.blogspot.com.ar/
ho sentito che molti parlavano ma non avevo idea della trama… e ora…credo che non lo comprerò cmq XD
grazie x le dritte 😉
ti seguo!
xxx
http://thefashiontower.blogspot.it
bel post Marti, sono d’accordo 😉
al giorno d’oggi nessuna comprerebbe un Harmony con tanta fierezza, mentre sono tutte esaltatissime nel dire che leggono questo genere di libri così di moda al momento…che poi fanno tante distinzioni tra Moccia, Volo, la saga di Twilight e questo, ma non si accorgono che rientrano tutti nello stesso pentolone che è la scrittura commerciale, senza spessore, piena di frasi fatte, trame banali, conclusioni scontate e soprattutto senza nulla da dire veramente. Anche io mi sono documentata un po’ su questo “Cinquanta sfumature” e ho trovato solo conferme negative a quel che già pensavo…una moda e nulla più, ideato a tavolino per vendere quante più copie possibili facendo leva sui meccanismi psicilogici della donne-consumatrici moderne….e tutte lì a comprarlo senza rendersi conto di quanto siano strumentalizzate!
http://WWW.LEFREAKS.COM
Ottimo commento Fede!
Bellissimo post cara,è un piacere leggerti!
http://thepinkfashionbow.blogspot.it
I love your blog it’s so sexy! So glad I found you…come say hi!
xo
Sharon
Nemmeno io li ho letti e concordo con te… non ho nessun interesse a farlo! 🙂
Ma mi è piaciuto molto l’articolo!
Les Moustaches
http://www.les-moustaches.blogspot.com
ottimo articolo , sentivo parlare della trilogia ma non sapevo di cosa trattasse , non penso di leggerlo ,mi piacciono altri generi …baci Roberta
“…Il tentativo di far avvenire “l’incontro fatale” non poteva risultare più forzato, senza la benchè minima maestria nel circumnavigare la questione.
Risulta come se alla James, fosse stato detto: “alla pagina 19 deve partire il binomio Gray-Steele, inventati qualcosa per occupare lo spazio antecedente”.
Lo dimostra la magica attrazione fatale ed il subitaneo innamoramento, in pag.19, per il topico sorriso smagliante, per il ricco e bello “Adone”, il “padrone” di ogni situazione, il “SIGNORE”*, denudato di ogni mistero e bruciato di quel minimo di imprevedibilità che avrebbe potuto dare una vena di charme protratta per una manciata di capitoli in più.
Tempi bruciati e scene surreali, confinanti con il fantasy.
Sì, hai capito bene: FANTASY.
Perchè altro non è che una favola ipocrita e incoerente con la vita vera.
Perchè non basta propinare quotidianamente un’immagine distorta e falsa della vita, adesso anche il mondo dell’eros deve divenire mero sogno collettivo, così come lo è una bella carriera o una bella casa?
Il sesso a 360° appare come un richiamo, talmente forte per la Steele, che la rende totalmente sottomessa a Grey.
Come se lei, senza un Grey, non avrebbe mai potuto darsi al piacere autonomamente, da persona libera, scegliendo lei e non il Caso.
Parlare dell’amore in questa trilogy lo trovo mortificante.
Viene venduto, come sempre tanto fumo accecante, ma che esso debba coinvolgere anche l’eros, che forse è l’unica certezza ancestrale dell’essere umano, non è giusto.
Se alla James è rimasto solo da scrivere, per poter sognare un amplesso, è un problema suo strettamente personale.
Proporre alle masse due caricature, per altro stereotipate e blande, come modelli per vivere del buon sesso, lo trovo fuorviante e distruttivo.
Ho sentito donne dire : “io ancora aspetto il mio Grey”, come se il proprio appagamento debba essere sottomesso al volere del Fato o necessariamente legato ad un bell’Adone dal sorriso smagliante; la carica erotica prescinde universalmente dall’aspetto esteriore.
Ho conosciuto Adoni “esperti” aridi più della sabbia e persone apparantemente “normali” far venire i brividi con un bacio sulla mano.
Ci voleva Lui a far conoscere BDSM e pratiche varie alle donne?
Ci voleva lui per provare l’ebrezza del vino versato come Cristo comanda ?
Beh è grave, perchè care mie, vuol dire che allora non avete una vita (sessuale) attiva, ma soprattutto appagante e creativa.
Perciò, sveglia!
Una goffa universitaria senza personalità, mai sbocciata come femmina, insicura e “SCHIAVA”* per natura (e non per un gioco a due), non avrebbe mai avuto chances; della richiesta di matrimonio manco a sentirne l’odore.
Come direbbe Nietzsche, chi nasce “SCHIAVO”*non può essere “SIGNORE”*: sono due realtà distinte e parallele e per questo risultano complementari e socialmente funzionali, sovvertire quest’ordine naturale in modo naturale, senza sforzi ne fatiche, è impossibile.
La nostra Anastasia infatti (eroina di tutte le donne da parrucchiere del Venerdì, da spesa del Sabato e ceretta esclusiva da S.Valentino+cenetta sexy-trash, con annessa giarrettiera di Capodanno e autoreggente under-dress l’8 Marzo), non avrebbe mai avuto un riscontro positivo nei fatti ne si sarebbe mai abbandonata ad una storia da “romanzo erotico” con quella massiccia dose di libertinaggio mentale necessaria per viverla.
Anastasia, se fosse vera e reale, potrebbe solo continuare a sognare e ad arrossirre alla vista di un qualsivoglia “Grey” in eterno, come tutte quelle donne che con lei hanno sognato di vivere le sue esperienze, ma alle quali mai si abbandoneranno con coraggio e piacere per se stesse.
Finchè “godere è peccato”, la categoria di donnine sopracitate continuerà a sognare un Grey che le versi da bere, ad avere come eroina segreta la nostra Miss Steele, e sarà destinata ad essere sempre spettatrice e mai protagonista della propria esistenza, evidentemente misera ed inutile…”