Leggo molto. Leggo troppo. Leggo di tutto.
Proprio oggi, mi imbatto su La Repubblica in un test. Di quelli psicologici, tanto curiosi e dai risultati finali a dir poco scontati. Come se la personalità di una persona potesse essere riassunta in quattro righe e 25 parole in croce. Come se ogni storia potesse essere identica ad un’altra e ad un’altra cosa. Non ci ho mai creduto a chi impone di capire tutto e tutti con 10 domande e tre possibilità di risposta. A – B – C. Come un po’ le persone che vogliono capire tutto dopo 5 minuti di conoscenza.
Però mi divertono. “Che tipo di ex sei?”, il titolo.
Certo è che noi donne siamo strane. Davvero. Le reazioni alle parole “Ti lascio” possono suscitare un maremoto interiore più per non essere state noi a dirlo prima a lui, che per la rottura in sè.
Ci sono quelle che si impuntano anche dopo 1 mese di relazione, convinte che quello è l’uomo della loro vita controllando la sua pagina facebook 3000 volte al giorno e mandando un messaggio così, quasi per caso per studiare in ordine la risposta, i tempi, la grammatica (perché se non c’è nemmeno un errore, non può averlo scritto lui). Ci sono quelle, invece, che non si arrendono e si aggrappano ad un messaggio o al senso delle parole che, puntualmente, interpretano nell’unica maniera possibile per loro. Quella sbagliata. Perché gli uomini, mentono molto meglio di noi donne. Mettetevelo in testa.E non credete alle classiche frasi “Ti lascio perché ti amo troppo”, “Sto bene con te, ma ho bisogno dei miei spazi”, “Prendiamoci un momento di pausa”. Che stanno rispettivamente per “Non ti sopporto più ed il “visualizzato” di whatsapp mi ha rovinato la vita. Se non ci fosse stato, sarebbe durata un po’ di più. Poco di più”, “Sono in crisi di astinenza playstation, partite di calcetto con amici e serate in discoteca”, “Ho un’altra, magari se va male ti richiamo poi”.E se un uomo preferisce una partita a Pes, piuttosto che la vostra compagnia, è più che chiara una cosa: meglio la rottura ed il successivo ciclo “pianto – shopping – cioccolata”. Ci sono anche quelle che accettano la decisione dell’(ex) ragazzo. Fino a quando poi, a casa, cominciano a stalkerare. La migliore amica però. Con chiamate e messaggi ad ogni ora del giorno e della notte fino a quando sarà passata l’ansia. O fino a quando l’amica non avrà casualmente rotto il cellulare o cambiato numero. Poi ci sono quelle che fanno gli appostamenti con binocolo e tuta mimetica nella notte e coltello tra i denti. O quelle vendicative che potrebbero passare vicino alla macchina di lui in maniera del tutto spensierata, fischiettando, per nascondere il rumore della chiave sulla fiancata. Quelle che invece fanno le condannate per sempre alla tristezza, con una serie di colpe attribuite a lui che dovrebbe essere nominato Santo per la sopportazione di tanto vittimismo. Sono quelle che dipendono sempre da qualcuno: che il nome del ragazzo sia Antonio o Pietro, non cambia. L’importante è sentirsi protetta e stare con uno, chiunque sia. Ci sono anche quelle convinte che sia possibile restare amici. Quando l’amore con l’amicizia hanno ben poco in comune se non nulla.E poi ci sono quelle che accettano la fine di un rapporto, nonostante magari il dolore e la rabbia. Che non richiamano, che escono dalla vita di lui come ci sono entrate. In punta di piedi. Senza messaggi, scenate, con tranquillità. Per rispetto per la decisione presa, per la storia conclusa e soprattutto per se stesse.
Senza dare nessuna soddisfazione a nessuno. Di solito, sono quelle che stanno bene da sole, che se devono proprio avere qualcuno al proprio fianco, è per rendere migliore quello che è già perfetto nella quotidianità. La loro vita.
Ricordatevi poi una cosa. Gli uomini tornano prima o poi. Sempre.
A distanza di settimane, mesi, anni. Anche quando vi sembra che non ci siano più possibilità.
E sapete quando? Quando ve li sarete dimenticati. Dalla mente e dal cuore.
Ci sono storie improbabili, impossibili.Che sono così meravigliose proprio perché restano semplici parentesi.Di impulso e di sensazioni. Con un inizio ed anche una fine.Quelle storie fatte di attimi che diventano, con il tempo, ricordi. Ed è straordinariamente bello così.


5 Commenti
Fantastico.
Basta come commento?
Siccome mi reputo una di quelle che accettano la fine, nonostante la rabbia e il dolore (troppo), e non danno fastidio a nessuno per rispetto dell’altro e del proprio amore, questo (proprio questo post, le tue parole) mi ha ridato un po’ di quella forza che avevo dimenticato di possedere.
Per questo motivo, GRAZIE.
E’ un piacere leggerti.
Beatrice
Davvero un bel post,
complimenti, ti ho “scoperto” da poco ed è stata una scoperta molto piacevole, sopratutto per un concittadinO =)
Buona fortuna e continua così =)
michele
Great pictures!
http://ponerleonda.blogspot.com.ar/
Quanta verità! <3
Maria Giovanna
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io sono una di quelle che fischietta rigandoti la macchina 😉 ma “per fortuna” ho sempre messo io la parola fine, dovendo quindi subire le reazioni che hai descritto dagli ex fidanzati!
Nadia from The Life In A Year