Siamo pronte a lasciarci andare, a regalare il cuore per poi riprenderlo in mille pezzi che rimetteremo insieme non senza dolore, non senza l’ostinazione. Quella stessa ostinazione che ci permette di guardare avanti. Dimentichiamo il passato ma a ogni delusione ci barrichiamo dietro muri che diventano barricate, trincee dietro le quali ci nascondiamo e poi ci abituiamo a stare. Impariamo le strategie della difensiva, a studiare ogni singola mossa, ogni parola sussurrata. E se incontriamo qualcuno che cerca di renderci felici, a cui interessiamo in maniera incondizionata, siamo disilluse e indietreggiamo. E questa è la più grande sconfitta: quando permettiamo al passato di cambiarci.
Se ti rende felice, anche fosse solo un istante: gioca(te)la.
E cambia il gioco, non permettere al gioco di cambiare te.
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