Riceveremo regali da scartare. Ci innamoreremo della carta che è un peccato sempre romperla con quel rumore che ha il sapore della sorpresa. Cercheremo però prima di strapparla di indovinare cosa ci sarà all’interno. Curiose.
Riceveremo libri, abiti e scarpe anche se a poco meno di un mese dai saldi invernali. Sciarpe, guanti e poi profumi, bijoux, accessori, calze. E magari un viaggio o un cofanetto, quadri e souvenir vari. Qualcosa di tecnologico come l’iPhone o il Galaxy K Zoom. Chissà se qualche proposta di matrimonio. E poi i cesti con cioccolata, frutta secca e chissà cos’altro che i buoni propositi di dieta e di avere la linea di Gisele li lasciamo per l’anno nuovo. Per ogni 1 gennaio che comincia sempre pensando che sia migliore di quello prima, quello della svolta. E tutto sta nel decidere se svoltare a destra o sinistra, ma non nel proseguire dritte che abbiamo bisogno di più. Di tuffi al cuore. Quasi mai riceveremo quello che avremmo voluto. E non mancherà mai la trousse. Da usare sempre e solo come soprammobile.
E io, uomini, ve lo ricordo.
Il buono da Zara è sempre cosa buona e giusta.
Se non è Zara, va bene pure H&M.
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