“Ci vuole tempo per imparare a non avere tempo. Oppure puoi imparare ad ingannarlo”, dice Max Gazzè. E lo inganniamo la sera, tornate stanche dal lavoro. Appoggiamo distrattamente la borsa ed il cappotto un po’ dove capita e prepariamo quella che dovrebbe essere la cena. Per quanto dopo le 21.30, qualsiasi nutrizionista – o meglio quello di Penelope Cruz – sconsiglierebbe carboidrati. Ma si sa: le regole sono fatte per non essere rispettate. Soprattutto nella dieta.
Niente di che per cena visto che cucinare fa parte delle tre cose che si impareranno da grandi, rimandandole giorno dopo giorno non rendendoci conto di essere già grandi. Neanche a dirlo, sono cucire, stirare e poi l’ultima, cucinare. Non ci mettiamo però a preparare nulla prima di esserci cambiate l’abito. Averlo tolto, lanciato lì su letto ed aver indossato i calzettoni migliori, una sottana nera e sopra un cardigan pesante da uomo. E tutto quello di cui si ha bisogno a fine giornata è di un divano dove sedere con le gambe incrociate che fa tanto Jennifer Beal in Flashdance, un calice di vino rosso, due fatte di pancarrè con dentro del prosciutto cotto e del formaggio per quello che dovrebbe essere definito un toast ed, infine, un telecomando. Niente Sex and the city o Grey’s anatomy. Nulla. Solo dello zapping che dura cinque minuti, giusto il tempo per rendersi conto che ci sarà pure stato l’avvento del tanto osannato digitale ma non ha fatto poi questi gran miracoli. Stessi volti, stessi personaggi, stessi format – per poi così mettere un film di quelli che non finiremo di vedere arrivando più o meno a metà. Ed addormentandoci sul divano fino alla mattina dopo. Un po’ come facevamo da bambine. E’ il lusso del tempo, quel lusso di avere minuti da spendere solo per noi stesse.
E’ una continua lotta con le ore, i minuti e i secondi, con scadenze imprevedibili e, nonostante tutto, riuscire costantemente ad ingannare questo maledetto tempo.
3 Commenti
Hello from Spain. interesting reflection. Time is essential that we can manage. Keep in touch
molto belle le foto!
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Si giunge al paradosso che il tempo non è scienza ma emozione? Ma allora basta lasciarsi trascinare, dal tempo. Come Twitter che è futile ma ci sta. Se poi il tempo è cattivo, si perde.