Diciamoci la verità, chi vorrebbe tornare tra i banchi di scuola? Con le interrogazioni programmate, i jeans a zampa. Senza un euro in tasca, con i poster dei Take That o One direction del momento in camera con il muro rovinato, ingiallito. Senza macchina, con il motorino d’inverno. Con piccole lotte quotidiane: acne e chili in prima linea. Con l’attenzione alla cioccolata, a non mangiarne troppa anche se ci fa impazzire, le litigate con l’amica per il ragazzo di turno che fa il doppio gioco con entrambe (succederà). Con i balli come asereje e tutti i motivetti brasiliani in stile Michel Telò. Quando ancora non si è capito che se si beve, si deve pure mangiare o se no rum e sambuca saranno aboliti non a vita, per l’eternità. Con i libri sul comodino del tipo 50 sfumature di grigio, cercando la risposta a chissà quali perché (scoprendo poi che il miglior modo per conoscere il sesso, è quello di farlo). Quando si ha l’ingenuità – e la fantasia – di credere a due cuori e una capanna, per poi rendersi conto con il tempo che la capanna viene trascinata via dalla prima folata di vento, nemmeno un uragano. Quando non si capisce neanche che solo tre cose una donna non deve assolutamente fare (e che, invece, alcune faranno pure a 50 anni): indossare le calze color carne quelle brillanti in controluce, mostrare il perizoma che esce dai jeans a vita bassa e spalmare la crema allo zucchero filato o al cioccolato dell’Aquolina. Non è sexy. Cioè magari per Cracco si.
In tutto questo, vorrei dire, che chi dice che le cazzate più grandi si fanno a 20 anni,
non ha assolutamente idea di quello che si può fare alla soglia dei 30.
Total look: Romwe(Tutti i miei look, nella sezione “Outfit“)Credits: instagram @glamourmarmalade – weheartit
Nessun commento